
Ciao Viaggiatori!!! L’escursione di oggi vi porterà in Trentino Alto Adige, precisamente a Mori (Tn). Da questo paese parte il sentiero che conduce all’attacco della Ferrata Ottorino Marangoni. Andiamo a vederla nel dettaglio.
COME ARRIVARE E DOVE PARCHEGGIARE

Come scritto in precedenza, il paese di partenza di questa escursione è Mori (Tn) situato a 200 slm. Potrete parcheggiare la vostra auto in uno dei due parcheggi gratuiti vicino al centro. Per la posizione esatta clicca qui.
L’AVVICINAMENTO ALLA FERRATA


Lasciandovi il parcheggio sulla destra, seguite la strada asfaltata, salite una piccola scalinata che incontrerete sulla sinistra e proseguite fino ad un volto, dove incontrerete i primi segnavia. Ho trovato interessante la storia del paese di Mori che potrete leggere su di un pannello informativo posto sulla sinistra del volto.
Proseguite seguendo la strada in lieve salita, prima su selciato, poi su mulattiera tenendo la vista sul paese di Mori sulla vostra destra. Arrivati ad un bivio, svoltate a sinistra, seguendo il sentiero in salita. Continuate fino a raggiungere il Santuario di Monte Albano (clicca qui per info sul santuario), una bastionata rocciosa posta ai piedi del monte Faè. Dalla sua terrazza avrete una bellissima vista sull’abitato di Mori e sulla valle.


Visitato il santuario riprendete il sentiero precedente che passa attraverso un parco di arrampicata dove potete imbragarvi e prepararvi per la ferrata. Sono disponibili anche dei servizi igienici.



Una volta pronti seguite il sentiero 675 fino al bivio che vi indicherà la ferrata salendo verso destra. Proseguite in salita fino all’attacco della ferrata e alla sua targa.
LA FERRATA OTTORINO MARANGONI
L’inizio della ferrata è inusuale. Si tratta infatti di una piccola paretina da superare in arrampicata libera, con l’aiuto di una staffa e una corda. Niente di difficile, richiede solo un po’ di attenzione. Subito dopo il primo tratto parte il cavo metallico con un traverso verso destra, per poi risalire in un diedro abbastanza esposto che si supera facilmente con l’aiuto di staffe metalliche.



Superate un camino con l’aiuto di cambre messe nei punti più difficili fino ad arrivare ad un piano dove staccherete momentaneamente i moschettoni. Sulla vostra sinistra una parete verticale di circa 8-10 metri che supererete facilmente con l’aiuto di staffe.
Usciti dalla parete vi troverete ad affrontare il punto più esposto della ferrata. La parete è molto liscia e “unta”. Valutate bene dove posizionare i piedi usando le cambre quando presenti. Per concludere questo tratto risalite una sporgenza e superate uno spigolo.
Passate uno stretto diedro attrezzato e arrivate in quella che è la parte più atletica della ferrata.
La salita, anche se non difficile tecnicamente, risulta impegnativa in questo tratto dove non è possibile fare pause. Superate un facile tratto inclinato e giungerete ad un traverso verso sinistra, che vi porterà al passaggio più aereo della ferrata. Si tratta di uno spigolo molto esposto che passa sopra l’inizio della ferrata, facilmente superabile grazie alle staffe metalliche.
Proseguite fino ad un sentiero attrezzato dove è possibile prendere fiato. Siete nella seconda metà della ferrata.
Una volta riposati dovrete affrontare due camini verticali. La salita non è tecnica, grazie all’abbondante presenza di staffe, ma è particolarmente faticosa in alcuni punti. Superati i due camini ed un tratto particolarmente aereo, aggirate lo spigolo e proseguite.


Superate la cengia verticalmente, superate l’ennesimo spigolo e salite di alcuni metri verso sinistra fino ad arrivare alla cassetta con all’interno il libro delle firme. Sulla vostra sinistra avrete un’altra salita verticale di difficoltà moderata visto che in alcuni casi spancia in fuori. Superata un altro tratto strapiombante fino ad arrivare all’ultima parete da affrontare.
Quest’ultima è leggermente strapiombante e vi richiederà un buono sforzo fisico, soprattutto avendo le braccia già sollecitate per le pareti affrontate prima. Salitela, continuate fino alla fine del cavo metallico e avrete completato la ferrata Ottorino Marangoni.
LA DISCESA



Finita la via ferrata, seguite il sentierino fino ad una panchina. Prendete il sentiero 675 che va a sinistra in direzione Mori. Continuate a seguire le indicazioni per il paese passando tra i vigneti e godendovi la passeggiata in mezzo alla natura. Il sentiero si ricongiungerà con quello fatto all’andata, passando di nuovo per il Santuario di Monte Albano. Da qui non dovrete fare altro che proseguire a ritroso fino al parcheggio, concludendo così il vostro giro ad anello.
INFO GENERALI
Ferrata dal breve avvicinamento (circa 30 min.), di difficoltà medio-alta. Alcuni tratti richiedono un buon allenamento e sforzo fisico. Nel complesso si tratta di un bel giro con bei panorami e interesse paesaggistico. Merita sicuramente una visita anche il Santuario di Monte Albano. Obbligatorio l’uso del set da ferrata e caschetto.
La durata dell’escursione è di circa 3,50 ore, di cui 1,45 di ferrata. La distanza da percorrere è di 7 km circa con un dislivello di circa 440 mt
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Cosa mettere in valigia?
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Buon Su e Giù dall’Equatore a tutti!!!